Omaggio a Sergio Leone

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Gli appassionati di cinema lo ricorderanno sicuramente. E sfido chi vuol farmi credere di non aver mai pensato di ricreare nel proprio salotto, con suoni ed immagini, un’atmosfera western. Non c’è cosa più sensazionale che, dotati di un videoproiettore e di uno schermo da proiezione, guardare comodamente seduti in poltrona un classico di Sergio Leone. Oggi ricorre il ventesimo anniversario della morte di uno dei più importanti registi della storia del cinema italiano e mondiale, scomparso improvvisamente, a 60 anni, per un arresto cardiaco, il 30 aprile del 1989.

Durante la sua vita Sergio Leone ha cambiato, radicalmente, la rappresentazione cinematografica, creando un suo genere (spaghetti-western vi dice qualcosa?) e riuscendo a farlo amare e a farsi amare da registi, attori e produttori di enorme valenza, grazie anche e, soprattutto, ad una regia innovativa, originale, “stilosa”.

Vogliamo ricordarlo, rammentando i suoi capolavori, dal più recente “C’era una volta in America” (1984), il suo Film-Testamento a “Per un pugno di dollari” (1964), “Per qualche dollaro in più” (1965), “Il buono, il brutto, il cattivo” (1966), “C’era una volta il West” (1968) e “Giù la testa” (1971). Grazie a questi lungometraggi, “rivoluzionari” per linguaggio, fotografia, musica e “mimica” degli interpreti, il suo ricordo è ancora vivo.