La dimensione del design
La casa, se ben arredata, è come una bella donna! Oggi, vuoi per una ricerca spasmodica del bello – in una società fondata sull’immagine – vuoi per l’ottimizzazione degli spazi interni ad appartamenti a misura d’uomo e molto funzionali e vuoi per il gusto personale, si punta molto sul design dell’arredamento interno, frutto di un piacere del tutto individuale, con oggetti e prodotti ricercati…e a volte anche costosi.
C’è addirittura chi è arrivato a teorizzare questo concetto, dando una definizione utilitaria del design, e più in generale di un singolo prodotto, arrivando a rilevare una “natura di protesi”, sempre collocabile in un sistema biunivoco uomo-ambiente. In parole spicciole, il design ha il compito funzionale di “assimilare” l’uomo nel proprio contesto. Un po’ come il detto: “Moglie e buoi dei paesi tuoi!”. O forse no. Spesso, in determinati prodotti, trova luogo questa relazione tra uomo e ambiente.
Un esempio? La seduta e le gambe di una sedia: la prima rappresenta in qualche modo l’uomo, le seconde il terreno da cui l’uomo si solleva. Vale lo stesso per gli schermi da videoproiezione? Possiamo generalizzare il concetto. Ci sono schermi da proiezione progettati per soddisfare – oltre all’esigenza esclusivamente visiva di ognuno di noi – anche un certo design. Ad esempio, lo schermo motorizzato Sopar, della linea Electric New Gold, ha proprio nel design un suo punto di forza. Pensato in raffinato stile italiano (il Made in Italy non fa mai male!), ad esempio per il suo cassonetto in bianco sabbiato, è l’ideale per essere “ospitato”, senza alcuna difficoltà, in ogni ambiente domestico.
Tema questo, certamente, da approfondire. Avremo il tempo.