Le vernici per la retroproiezione
Su questo blog, fino ad oggi, abbiamo affrontato più di una volta il tema delle vernici da proiezione, tracciando delle linee guida, regole da seguire in fase di applicazione, costi, vantaggi e svantaggi.
Premettiamo, nuovamente, che il costo non è certamente un vantaggio, ma nemmeno uno svantaggio. In poche parole, la scelta di acquistare una vernice piuttosto che uno schermo non dipende da un fattore di risparmio, quanto da un’esigenza ben precisa: non si dispone, ad esempio, di una parete da dedicare interamente al telo da proiezione. Questo nel caso di videoproiezioni domestiche.
Tra le varie vernici però, non abbiamo mai approfondito (solo accennato) le caratteristiche delle vernici per la retroproiezione, che trovano una maggiore applicazione in campo pubblico, meno in quello privato. Infatti, si applicano prevalentemente a tutti i tipi di superfici trasparenti, che siano esse vetro, plexiglas o acrilico, allo scopo di rendere visibili le immagini proiettate sulle stesse. In quanto alla loro applicazione i passi da seguire sono gli stessi, con medesima cura, accortezza e concentrazione. Sono necessarie due o più mani a seconda delal potenza del videoproiettore e della luminosità dell’ambiente circostante. Consigliamo di effettuare un’applicazione con metodo a spruzzo e non a rullo, per consentire una distribuzione della vernice sulla superficie più che omogenea. Per inciso, il risultato ottenuto sarà quello di avere veri e propri schermi da retroproiezione utilizzabili da entrambi i lati.