Tela microperforata – oltre il muro del suono
Oggi dedichiamo la nostra disamina a una tipologia di telo da proiezione molto particolare, l’unica realmente efficace in quelle particolari condizioni (ampiezza della sala, posizione obbligata dei diffusori, fattore estetico) per cui la sorgente del suono deve essere posizionata dietro la superficie di proiezione. Stiamo parlando naturalmente della tela microperforata, nota anche come tela sonora.
La si compone di un foglio in PVC di colore bianco (o, talvolta, grigio) con guadagno pari a 1.0, angolo di visione pari a 150° e classificazione ignifuga M1 caratterizzata da una trama traforata tale da renderla trasparente al suono, in modo da non interferire con la diffusione sonora.
Da un punto di vista prettamente visivo, la microperforatura risulta invisibile durante la proiezione, garantendo la massima qualità di proiezione e la totale assenza di spot luminosi, con un’eccellente gestione dei colori e contrasti in più condizioni di luminosità.
Ma in quali schermi per proiettore troviamo la tela sonora? Può essere applicata sia su schermi avvolgibili, sia su uno schermo a cornice, ovvero quelli appartenenti alla famiglia degli schermi a tensionamento permanente.
Per i grandi schermi cinematografici si usa invece una tela forata , e non microperforata. Anche in questo caso i fori sono invisibili durante la proiezione per un’eccellente qualità proiettiva.
In conclusione, la tela sonora è particolarmente consigliata per chi desidera guadagnare spazio – posizionando le casse dietro allo schermo di proiezione – senza scendere a compromessi sulla qualità.