Meglio il cinema in casa?

Un esempio di sala cinematografica fatta in casa
Da una recente ricerca condotta su un campione di circa 3000 fruitori di internet, che scaricano film in modalità peer to peer, è stato messo nero su bianco che “procurarsi” dalla rete l’ultimo film uscito al cinema non ha affatto “intaccato” l’affluenza degli italiani nelle sale cinematografiche, anzi questa operazione può essere considerata come “effetto volano” verso un interesse alla cinematografia. A dimostrarlo, infatti, sono i dati crescenti relativi al numero di biglietti venduti. Al massimo, più influenzabile potrebbero essere quelle fette di società maggiormente colpite dalla crisi dei consumi.

Parallelamente, è sempre più in ascesa quella tendenza che ci induce a ricreare nel salotto di casa vere e proprie atmosfere Home Cinema. In questo modo, saremo noi a scegliere il film da vedere, nei tempi e nei modi personalizzabili della proiezione. In effetti, il mercato degli schermi da proiezione sembra consentire questa “trasmigrazione” – sia per i prezzi alla portata quasi di tutti sia per i diversi modelli di schermo in circolazione. Dotandoci di uno schermo a scomparsa, ad esempio, tra tutti quelli presenti in commercio, potrebbe aprirsi per le nostre “papille visive” un nuovo mondo. La scelta media, ad oggi, sembra cadere maggiormente sugli schermi motorizzati ed olografici, in grado di far fronte alle nostre esigenze di spazio, senza invadere il design interno.

In questo potremmo leggere una paura verso il maxischermo e le multisale, a volto troppo invasive, a vantaggio di una proiezione più intima e confidenziale?