La luminosità riflessa dello schermo
Abbiamo più volte parlato di sale home cinema, di apparecchiature da utilizzare, del giusto schermo da acquistare, delle migliori tele utilizzabili, delle principali caratteristiche del videoproiettore e di come calcolare la distanza tra lo schermo da proiezione ed il videoproiettore. A questo, abbiamo anche aggiunto alcune considerazioni sul guadagno, sulla luminosità e sull’area di proiezione. Ora, invece, introduciamo il discorso relativo alla luminosità riflessa dello schermo.
Il metodo e le linee guida di questo nuovo aspetto, per niente trascurabili, arrivano direttamente dalla Society of Motion Picture and Television Engineers, istituto specializzato che cerca di regolamentare proprio il concetto di luminosità riflessa in una sala cinematografica oscurata. I parametri da tenere in considerazione sono, ancora una volta, il fattore di guadagno, la luminosità del videoproiettore specificata in Ansi Lumen, la grandezza dello schermo e, perfino, il materiale con cui è realizzato il telo proiezione, ai quali va aggiunta la luce riflessa dello schermo verso qualsiasi punto della stanza.
Il valore minimo stabilito è 16, anche se molte sale cinematografiche si presentano molto più luminose, con parametri compresi tra 25 e 35. Ma come si calcola la giusta luminosità dello schermo? Utilizzando la seguente formula:
(Area dello Schermo) x (Fattore di Guadagno) / 16 = minima luminosità necessaria.
Se volessimo fare un esempio, avendo a disposizione uno schermo, con tela grigia, formato 16:9 e con diagonale pari a 100pollici, avremo:
29,6 sqft. x 16 ftL / 0.8 = ~600 Ansi Lumen, che in questo è la luminosità minima necessaria.