Gli schermi come i quadri
Nell’ambito home cinema, ed in quello delle installazioni permanenti legate alla videoproiezione, l’imbarazzo della scelta è notevole. Infatti, ad esclusione degli schermi con treppiede o quelli da valigia, la maggioranza dei teli in commercio necessita di applicazioni a soffitto, a parete o a controsoffitto.
Tra questi, lo schermo a cornice rigida – disponibile in diverse dimensioni, con o senza rivestimento perimetrale di velluto – può dare un tocco di eleganza all’ambiente di destinazione ed un valore aggiunto estetico, considerando che verrebbe montato a muro come un quadro. In quest’ottica ed in quella della massima resa in fase di proiezione i diversi produttori hanno cercato di migliorare la qualità delle tele ed i sistemi di tensionatura. Dire che ci sono riusciti alla perfezione è poco. Che la tela sia fissata davanti la cornice oppure dietro non c’è differenza. È solo ed esclusivamente una questione di gusto personale.
Meno legata al gusto, invece, la tipologia di area di proiezione, variabile a seconda delle esigenze: per immagini nitide, uniformi e brillanti è necessario rimanere sul “classico” e scegliere una tela bianca; per situazioni in cui è necessario eliminare le imperfezioni create da fonti luminose poste dietro lo schermo è necessario, invece, scegliere una tela bianca con il retro nero; infine, se decidete di abbandonare l’idea della parete e posizionare il telo da proiezione su stativi, effettuando una retroproiezione, è necessario dotarsi di uno specifico prodotto. In ogni caso, le tele hanno tutte una lunga durata e non riscontreranno con l’uso prolungato problemi di usura.