Schermi curvi: design e qualità visiva senza compromessi

Lo schermo curvo potrebbe sembrare solo l’ultimo ritrovato di marketing, un gadget fatto diventare di moda per rivitalizzare il mercato: in realtà, questa tipologia di telo da proiezione risponde a precisi criteri di fisica applicata alla visualizzazione.

Uno schermo curvo – con un adeguato raggio di curvatura orizzontale e verticale – rispetto a uno schermo piano riduce fisicamente le differenze di percorso della luce, contribuendo al miglioramento della precisione e della messa a fuoco della periferia dell’immagine.

Facciamo un esempio pratico: la lente di uscita di un proiettore viene collocata alla distanza di due metri da uno schermo che misura a sua volta due metri di base. La luce che, partendo dalla lente, arriva al centro dello schermo percorre una distanza di 200 centimetri, mentre la luce che arriva dalla lente ai bordi dello schermo (sia destro che sinistro) percorre una distanza di 223 centimetri: questa differenza di percorso ottico rende pressoché impossibile mettere a fuoco l’intera immagine proiettata.

Naturalmente, questo difetto è tanto più sensibile quanto più grande è lo schermo, e si manifesta anche in senso verticale, seppure in proporzione minore. Un secondo effetto è la distorsione dimensionale, ovvero una stessa immagine proiettata al centro risulta più piccola che proiettata sui lati.

Per porre rimedio a questi inconvenienti le moderne lenti dei proiettori, progettate al computer, presentano un’aberrazione che rende meno sensibili queste differenze di percorso ottico. Queste lenti, in pratica, deformano l’immagine per rendere meno evidenti e più lontano possibile dal centro dello schermo le zone dell’ immagine stessa non perfettamente a fuoco.

In conclusione, uno schermo curvo con un buon compromesso di curvatura fra i due estremi, (schermo piano/schermo cilindrico) produce un sensibile miglioramento della precisione, della nitidezza e della focalizzazione dell’ immagine, giustificandone così la maggiore complessità costruttiva ed il maggiore costo.