Sulle orme di Alfred Hitchcock
Vi chiederete: che c’entra il regista Alfred Hitchcock – autore tra gli altri di Psyco – con gli schermi da proiezione? Non è mica un blog per cinefili questo! Eppure, una certa correlazione c’è, soprattutto quando parliamo di retroproiezione.
Ecco, la retroproiezione, che cos’è? E’ la trasmissione allo spettatore di un’immagine proiettata attraverso uno schermo trasparente; una soluzione possibile, non la soluzione con la “S” maiuscola; il risultato di un sistema biunivoco formato da schermo e proiettore. Date queste definizioni, da tener presente come assunti fondamentali, è necessario ora predisporre una sorta di elenco esplicativo delle possibili applicazioni di tutti i tipi di schermo per retroproiezione presenti in commercio.
Nell’uso comune, non ancora di massa, ma per intenderci “popolare”, la retroproiezione “domestica”, rispetto ad una normale proiezione frontale permette di ottenere una proiezione di immagini fino a quattro volte più luminosa e definita. Magari utile per aggiungere un tassello fondamentale al tentativo ludico di ricreare atmosfere Home Cinema. E Hitchcock? Usava la retroproiezione per i cosiddetti “trasparenti” durante le riprese; insomma per dare l’impressione che i suoi personaggi guidassero un’automobile, mentre invece erano seduti in uno studio.