La comunicazione dinamica

Un esempio di comunicazione dinamica
L’articolo che segue è dedicato a chi ha in mente, o è in procinto, di organizzare una presentazione multimediale pubblica. Certamente, la scelta prioritaria – se si intende puntare su straordinari effetti dinamici – ricadrà sugli schermi da proiezione. E’ chiaro a tutti che per creare situazioni di questo tipo, oltre ad uno schermo cinematografico si ha bisogno di un proiettore per le proiezioni frontali o per la retroproiezione.

Assodato questo punto, immagino che i dubbi di chi intende affrontare un discorso di questo tipo, per non dire “acquistare uno schermo”, ricadano sulla tipologia di schermo: una parete verniciata di bianco, piuttosto che uno schermo con una tela bianca?

Questo non dipende da un fattore economico, quanto dall’ambiente, dalle situazioni, dai condizionamento esterni, dalle necessità. Proiettare con multimedialità, o fare comunicazione dinamica, in un negozio, in una piazza, in un luogo fortemente luminoso è diverso che “operare” in un centro commerciale, ad esempio. Quindi, per farla breve, ci si deve affidare ad uno schermo di nuovissima generazione, dove le componenti tecnologiche applicate sono la normalità e non l’eccezione. Esplicato, anche questo secondo assunto, non può esserci alcuna remora, da parte di nessuno, quando si afferma che lo schermo ideale è quello olografico.

Perchè? Perchè gli schermi olografici hanno il vantaggio di esaltare le immagini ricevute, grazie a giochi tra riflessione e rifrazione della luce, che parallelamente consentono di non impiegare un videoproiettore eccessivamente potente. E se, invece, optassimo per una pellicola olografica trasparente? Di questo ne parliamo domani.